Presentazione de “I ragazzi della casa del cedro”

Presentazione del libro “I ragazzi della casa del cedro” il 15 marzo 2022 h. 18:00

Una programmista della Rai TV è venuta in possesso di documenti, fotografie e appunti che un anziano professore di scuola media ha raccolto durante la sua attività di pubblicista e di ricercatore. La donna convince l’insegnante a ricostruire, assieme a lei, le vicende che emergono dal cospicuo materiale raccolto e che riguardano, in parte, la famiglia di lui, per ricavarne uno sceneggiato a puntate per la TV. I due si incontrano periodicamente nella casa di campagna dove si è ritirato il professore (la casa del cedro) e preparano le puntate. A loro si uniscono, qualche volta, i loro parenti che partecipano con commenti e domande. Tutti insieme sono «i narratori» che diventano una specie di coro alle storie che si raccontano. I protagonisti sono nati fra il 1909 e il 1921 e, crescendo, si trovano al centro di episodi e situazioni che hanno caratterizzato la storia d’Italia di quegli anni: l’opposizione clandestina a Roma negli anni ’30, la guerra d’Etiopia, la guerra civile spagnola, la Seconda guerra mondiale, la resistenza jugoslava in Venezia Giulia, l’occupazione tedesca e la Resistenza a Roma e nel Viterbese, la Liberazione. Particolare cura è stata dedicata agli ambienti: il mondo di allevatori, di braccianti, di piccoli e medi proprietari del “paese delle fornaci” (con le sue feste, i suoi cibi, le sue abitudini), i quartieri popolari romani degli anni ’30 e ’40 (con le difficili condizioni di vita e di lavoro di artigiani e di operai). Fra i personaggi nascono storie d’amore rese difficili dalle vicende della guerra. Le donne occupano un ruolo fondamentale nel racconto: capiscono istintivamente le cose prima dei loro compagni, fanno scelte personali anche coraggiose rispetto ai tempi, si oppongono al fascismo e ai tedeschi ma soprattutto alla guerra perché, in quanto donne, sono portate a difendere la vita e lo fanno coi loro mezzi come Antigone e l’eroina di Sofocle è citata più volte nel romanzo. I personaggi principali sono frutto di fantasia; essi, però entrano in relazione con persone realmente esistite. L’autore, già archivista di Stato presso l’AS di Roma, nel corso della narrazione ha utilizzato e, in parte, riprodotto – adattandoli alle singole situazioni -, documenti conservati nell’ACS e nell’AS in Roma (carte di polizia, memorie processuali, relazioni al Ministero dell’interno), lettere provenienti dal fronte conservate negli archivi pubblici e privati e interviste ai testimoni di quei tragici eventi.

Per informazioni chiamare Cento Incroci al numero 366.561.6955